sei in
PERCORSI
MEDITERRANEI
I Parchi Nazionali di
Calabria
|
IL PARCO
NAZIONALE DELLA SILA
Il Parco Nazionale
della Sila
è costituito da tre aree: la Sila Grande, la Sila
Piccola e la Sila Greca, ricadenti nelle
province di Cosenza, Catanzaro e Crotone ed ha un’estensione
di circa 73.695 ettari. Inizialmente istituito nel
1968 e comprendente anche un'area aspromontana, nel 2002 è
stato ampliato per formare il parco Nazionale a sé stante,
con l'obiettivo di
favorire
il mantenimento e Io sviluppo delle attività
agro-silvo-pastorali tradizionali, artigianali, sportive,
enogastronomiche, turistiche. Promuovere ed incentivare
iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale
delle popolazioni residenti all'interno del Parco.
Promuovere lo sviluppo ecocompatibile del comprensorio,
crocevia del Mediterraneo di storia, arte e cultura
Lago Ampollino
|
Lago Cecita
|
Lorica - Lago
Arvo nella Sila Grande
|
Il lago Arvo
dalla funivia per Monte Botte Donato
|
La
Sila Grande
in provincia di Cosenza (la cima più elevata è il
Monte Volpintesta 1.730 m) è un vasto altopiano
ondulato, con un'altitudine media di 1.200-1.400 m,
con una serie di rilievi arrotondati alti fino a
1500-1.800 m. che si estende a sud dei corsi dei
fiumi Trionto e Mucone, fino alle valli del Savuto e
dell'Ampollino.
Nella splendida foresta
millenaria della
Fossiata
si trovano le sorgenti dei principali corsi
d'acqua dell'Altopiano: il Cecita, il Lese e il
Neto. |
Tra faggi e pini
larici |
i "Giganti di
Fallistro"
|
La Sila Piccola,
compresa tra le provincia di Crotone e quella di
Catanzaro, costituisce la parte meridionale
dell'Altopiano Silano. Si presenta affascinante e
suggestiva fra le sue numerose valli fluviali tra le
più incontaminate, e caratterizzata da ampi pascoli
e vegetazione rigogliosa. L'estesa piana di Sant'Eufemia,
che si affaccia sull'omonimo golfo del Mar Tirreno,
costituisce l'ideale congiunzione fra la Sila e il
mare. |
Villaggio "Mancuso" |
crochi |
Molti i laghi presenti
nel Parco, sia naturali che artificiali: il
Lago Cecita
(a 1.143 m di quota, di origine artificiale, ricco
di trote), il Lago di Ariamacina ai piedi del Monte
Volpintesta, il Lago Arvo, tra Monte Botte Donato e
Monte Nero, il Lago Ampollino, che dal 1926
raccoglie le acque del fiume omonimo.
Il
patrimonio botanico è molto ricco: si alternano
vegetazione di macchia mediterranea e fitti boschi
di conifere, distese di castagno misto a ontano e a
frassino. Al di sopra dei 1100 mt. nella Sila
Piccola si trovano boschi di pino laricio e, a quote
più elevate, faggi talvolta conviventi con l'abete
bianco. |
i colori
dell'autunno silano
|
Impianto di
risalita a Lorica
|
Il
pino Laricio, caratteristico proprio della Sila,
è una varietà di pino nero che sopravvive
dell'immensa antica foresta, la Hile dei Greci e la
Silva da cui i Romani ricavarono molto legname per
la costruzione delle navi.
Nella
parte alta del corso del fiume Neto, intorno ai 1400
metri di quota si trova la foresta dei "Giganti
di Fallistro" una faggeta mista a pino laricio
che convive a fianco di pioppi tremuli, aceri e
castagni. Qui si trovano circa 50 esemplari di pini,
aceri e castagni che superano i 350 anni.
Questo
straordinario patrimonio forestale è il regno del
lupo, del gatto selvatico, del cinghiale, del
capriolo, della volpe, dei cervi, delle faine, dei
tassi e di diverse specie di uccelli rapaci, tipici
delle montagne appenniniche.
|
mucche al
pascolo
|
Camigliatello
(CS)
|
© Autore
foto: Maria Zanoni (ove non altrimenti
specificato)
|
|