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LA PUBBLICITA' DEL MIO LIBRO
SU TURISMO CULTURALE E IDENTITA' DI CALABRIA
nuova edizione ampliata - 2021



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Piatti e gulie - cibo e gusto di Calabria 1° volume 2018
presentato a Catanzaro e provincia

E' stato presentato a Marcellinara (CZ) il libro di Maria Zanoni, in un convegno in cui si č parlato di sana alimentazione e ritorno alle ricette della tradizione mediterranea: Una ricerca sulle antiche abitudini alimentari calabresi, condotta con metodo etno-antropologico, che attraversa la Calabria dall’area del Pollino, alla costa jonica, a quella tirrenica, alla Sila, all’area interna del catanzarese, alla coste meridionali fino al reggino, comprese le aree abitate dalle minoranze etnolinguistiche (Arbėreshe, Grecanici e Occitani) evidenziandone le tipicitą, le produzioni naturali, i prodotti esclusivi legati al territorio.

Tenuto conto che i sistemi alimentari si rimodellano, cambiano nel tempo, questo lavoro parte da riferimenti certi, come raccogliere sul campo informazioni sugli usi alimentari tradizionali, come le esperienze dirette di chi elabora la pietanza e come il dialetto.
La cultura alimentare vista attraverso le denominazioni dialettali dei cibi e i proverbi. Il dialetto, non come riferimento nostalgico del passato, ma come documentazione dell'alimentazione, legata alla dinamica storico-sociale di una determinata area geografica.
Il volume, che porta la storia dei luoghi nel piatto, č corredato da un ampio ricettario che attinge al patrimonio delle nostre tradizioni alimentari che si tramandano di generazione in generazione.

Una guida per preparare, reinventare, sempre con passione nei confronti della preparazione delle pietanze; o semplicemente per il piacere di riportare alla memoria storie vissute, odori sentiti, sapori gustati...con amore.

 

Il libro, che sta riscuotendo notevole successo anche tra i calabresi che vivono all'estero, č stato dato in omaggio insieme ai prodotti tipici calabresi al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l'incontro a Palazzo Chigi con la Federazione Tradizioni Popolari.



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M'ARRICORDU - Poesie in dialetto

di Maria Zanoni

 

Presentazione:

I ricordi sono pezzi d'anima.

Infatti in latino: re-cordis, ripassare dalle parti del cuore.

E sono suoni, immagini, profumi, sapori, colori del vissuto di ognuno di noi.

Montanelli diceva: “I ricordi vanno messi sotto teca...e guardati"...

Ebbene, io, raccontando fatti e ricordi d'infanzia, li ho messi in una teca. Belli e brutti.

Il tempo ne cambia il volto, ma affiorano e c'incontrano. Ci portano sorrisi e lacrime...

A questo proposito, Cesare Pavese, disse:"L'uomo mortale... non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia. Nomi e parole sono questo. Davanti al ricordo sorridono anche loro, rassegnąti".

E quando i ricordi prendono la parola nella lingua degli avi, diventano una ricchezza, basta non essere schiavi della nostalgia.

Il Dialetto del luogo, di Castrovillari in questo caso, provincia di Cosenza, della Calabria del nord (zona Lausberg), č segno d'identitą di immagini, oggetti e simboli, č trasmissione di valori, senso di appartenenza.

        Il patrimonio linguistico č un bene culturale prezioso che va tutelato e tramandato alle giovani generazioni, per scongiurarne la scomparsa.

Nel dialetto troviamo la storia delle comunitą, i sentimenti e i valori che le animano. Tutelando la lingua madre, promuovendo la cultura del dialetto, si rafforza la cultura nazionale, la storia e le tradizioni italiane, di cui il dialetto č parte integrante.

Il dialetto nasce nel contesto del tessuto culturale nazionale e quindi promuoverlo significa anche rafforzare la stessa lingua italiana, che deriva, appunto, da modulazioni dialettali.

Studiare le forme dialettali consente di ripercorrere il percorso antropologico e storico di un popolo grazie al suo modo di esprimersi e di comunicare. Attraverso la parlata dialettale si riscoprono vicende, memorie, tradizioni, passioni, valori: un immenso patrimonio affidato soprattutto alla tradizione orale, che rischia di subire irrecuperabili perdite.

L’antropologia aiuta una lingua a non morire.

E questo mio lavoro va in questa direzione.

 

Maria   Zanoni

promoter del Festival del Dialetto di Calabria

 

 

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