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PERCORSI
Chiese di Calabria
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Chiese, santuari, abbazie di Calabria
luoghi di culto e siti religiosi tra fede, arte e cultura
In questa pagina sono illustrati e descritti alcuni tra i
più interessanti luoghi di culto di Calabria.
Sono esempi della grande vitalità, dell'Arte, della
cultura e della profonda fede di un popolo, che ha
conosciuto l'evoluzione della splendida età magno-greca.
In
questa terra, al centro del Mediterraneo, alla fine dell'età
antica approdarono religiosi ed asceti provenienti
dall'Oriente. Monaci di rito greco, detti Basiliani, si
stabilirono dapprima nelle grotte, formando le "Laure"
eremitiche, e poi costruirono le prime Chiese.
Tra le prime chiese bizantine si annoverano nell'Alto
Tirreno cosentino:
Santa Maria del Mercuri
nella valle del Lao, Santa Maria di Costantinopoli a
Papasidero, la chiesa dello Spedale di Scalea. E sul
versante jonico: la chiesa di San Marco ed il Patirion a
Rossano. Tutte chiese inizialmente modeste, mononavate, con
absidi semicircolari, in ossequio agli ideali ascetici degli
eremiti.
Poi le strutture monastiche cominciarono ad ampliarsi con
l'opera di San Nilo da Rossano e dei suoi seguaci che
nell'anno 955 fondarono il monastero di Sant'Adriano a San
Demetrio Corone e con San Bartolomeo da Simeri, dopo alcuni
anni, eressero il Patire.
L'opera dei monaci italo-greci rese questi luoghi di culto
notevoli poli di riferimento culturale e religioso.
E
ancora nel 1060 i monaci Benedettini fondano l'Abbazia della
Matina a San Marco Argentano, per donazione di Roberto il
Guiscardo.
Poi i monaci Cistercensi verso il 1160 fondano la Sambucina
e diffondono una nuova cultura artistica: il gotico, che
supera il romanico-bizantino imperante fino ad allora.
Così i capitelli si arricchiscono di motivi naturalistici,
come foglie e teste di animali, a simboleggiare l'unione tra
il regno animale e quello vegetale.
Nel Quattrocento fiorirono molte chiese in Calabria e molte
furono restaurate, ad opera degli Ordini Mendicanti. I
Minori Osservanti costruiranno chiese a Morano, a Cosenza ed
in tanti altre zone della regione, così come i Carmelitani e
gli Agostiniani.
Dal '500 in poi le chiese calabre si arricchiscono di opere
di pregio, sotto l'influenza di Pietro Bernini, Antonello
Gagini, Mattia Preti, del toscano Giovanbattista Mazzolo e
di artisti di scuole scultoree manieriste napoletane; oltre
che delle opere di Pietro Negroni, alla cui Bottega i Padri
Francescani ed i Minimi commissionavano molte opere. Degna
di nota la scuola orafa di Giuseppe e Bernardino Conte a
Castrovillari.
Dopo il Concilio di Trento le chiese si arricchiscono di
pulpiti, cibori, confessionali e cornici intagliate in
legno.
Con l'alternarsi dei dominatori stranieri, le devastazioni,
i terremoti, nei secoli la vita dei monasteri non fu facile
ed il loro patrimonio nel tempo si disperse.
Ma
il fervore religioso di questa terra è stato sempre un
"crescendo", come forza capace di porre rimedio a mali e
sventure della gente. E questa gente con i pellegrinaggi ai
luoghi di culto, con la preghiera, con le offerte cerca
rassicurazione e conforto.
PROVINCIA DI COSENZA |
ACQUAFORMOSA
Chiesa
Matrice di San Giovanni Battista
Fu fondata agli
inizi del 1500.
La facciata
esterna presenta al centro l'ingresso preceduto dal
protiro con sopra il rosone e termina con loggette
ed archetti di classica forma romanica detta "a
capanna".
Conserva il portale originario.
L'interno, a
tre navate sorrette da archi a tutto sesto,
rifatto in stile barocco, conserva elementi romanici
tra i più significativi del meridione d'Italia,
oltre ad elementi orientali fusi a quelli
occidentali.
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ALTOMONTE
Santa Maria
della Consolazione
Significativo
esempio di architettura gotico-angioina: un bel
portale, il grande rosone sulla facciata ed un
campanile con bifore danno un bell'effetto a questa
chiesa rifatta nel 1343, per volere di Filippo I
Sangineto. Conserva nel suo Museo Sacro: il Mausoleo
dei Sangineto, probabile opera del 1377 di Tino da
Camaino; un polittico attribuito alla scuola di
Simone Martini ed altre tavole di ottima scuola
napoletana del XV secolo; una icona della Madonna
delle Pere (sec. XVI) ed una Madonna col Bambino
attribuita a Pietro Negroni
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CERCHIARA DI
CALABRIA
Santuario di
Santa Maria delle Armi
Il complesso di edifici allineati contro la parete
rocciosa
del
Monte Sellaro,
secondo tradizione, fu costruito intorno al 1440,
allorché nel medesimo luogo, in una grotta, furono
trovate alcune
tavolette bizantine, tra le più
antiche mai rinvenute, e
l’immagine della Beata Vergine delle Armi
(dal
greco tòn armòn - "della grotta"), da
cui il Santuario prende il nome.
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CASTROVILLARI
Santuario di
Santa Maria del Castello
La Chiesa
costruita nel 1090 subì vari rimaneggiamenti. La
facciata presenta due portali romanici ed un portico
del XV secolo. Conserva pregevoli tele di scuola
pisana del XVI sec. e dipinti di Pietro Negroni, tra
cui degna di nota "La Madonna Assunta". |
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CASTROVILLARI
Chiesa
Monumentale di San Giuliano
Fu costruita
nell'XI secolo nella Civitas; nel XVI sec. fu
trasformata nella struttura: a tre navate suddivise
da colonne e terminanti con un'abside. Il soffitto
ligneo a cassettoni del seicento fu distrutto da un
incendio nel 1789, quindi ricostruito, conserva un
affresco di ignoto pittore del 1801. Bello il
portale del 1568. |
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SAN BASILE
Abbazia Santa
Maria Odigitria
Il cenobio
basiliano di San Basilio Craterète della fine
del IX secolo nella valle del fiume Coscile subì
trasformazioni sin dal secolo XV con l'arrivo dei
profughi albanesi. Conserva un affresco del
Trecento. |
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CASSANO ALLO
JONIO
Santuario di
Santa Maria della Catena
Edificio con
maestoso portico rinascimentale e una bella cupola
del '600. All'interno una scultura su masso di tufo
probabilmente del XII sec. ed una tela del Seicento
raffigurante la Presentazione di Gesù al Tempio. |
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CORIGLIANO
CALABRO
Sant'Antonio
da Padova
Complesso
conventuale fondato nel 1450 dal conte
Antonio Sanseverino, restaurato nel 1700, ha una
vistosa cupola in maioliche azzurre e gialle. |
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COSENZA
Il Duomo
La Cattedrale
sorse nel secolo XI, fu ricostruita dopo il
terremoto del 1184 ed inaugurata alla presenza
dell'Imperatore Federico II, di cui si conserva la
Croce-reliquario da lui donata.
Nella navata
centrale rimangono intatti 5 capitelli bizantini,
sottostanti le arcate: lo stile bizantino si fuse
con quello romanico delle origini. La copertura è a
volte ogivali.
Sulla facciata
ha un rosone polilobato e due più piccoli
quadrilobi.
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COSENZA
San Francesco
di Paola
La chiesa ha
un'unica navata, ricca di monumenti funebri di
nobili famiglie cosentine; conserva un dipinto
"Madonna con Bambino e i santi Paolo e Luca" di
Pietro Negroni (1551) ed altre opere del
sei/settecento. Alle pareti della sagrestia vi sono
affreschi del '500 e del '600.
Il portale
presenta bei pannelli in bronzo raffiguranti la vita
di San Francesco. La torre del campanile è del '600.
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COSENZA
San Domenico
La chiesa,
consacrata nel 1468, ha un bel rosone gotico
flamboyant sulla facciata ed un portale in legno
del 1614, intagliato con figure di Santi e motivi
floreali. Ha un protiro ad arco acuto e due cappelle
rinascimentali. La cupola è barocca rivestita in
rame. |
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FRASCINETO
San Pietro
Chiesa di
origine basiliana, in stile normanno-bizantino.
Originariamente a croce greca, ora si presenta con
tre navate a croce latina.
Ha una
caratteristica cupola di stile orientale, con
tamburo cilindrico quadricerchiato e quadriforato,
in cui le tegole sono disposte a cerchi concentrici
degradanti. L’interno è a tre navate con tre absidi
disposte a trifoglio, con elementi di stile
orientale, come il transetto e il presbiterio.
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GUARDIA
PIEMONTESE
Chiesa del SS. Rosario - Ex Convento dei
domenicani
Fondata nel 1600, è ad una navata con quattro
cappelle per lato. Conserva interessanti opere
sette/ottocentesche di ignoti artisti meridionali.
Di notevole pregio artistico è l’antico coro ligneo
scolpito a mano alla metà del XVII sec. composto da
33 scanni divisi in due ordini di posti: 21
superiori e 12 inferiori. I pannelli scolpiti sono
divisi da alte colonne e i braccioli degli scanni
rappresentano figure femminili.
Le pareti sono abbellite da tipiche e antiche tele
su cornici artistiche presumibilmente del secolo XVI
e da vivaci affreschi.
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GUARDIA
PIEMONTESE
Sant'Andrea
Apostolo
Chiesa dedicata
al Patrono di Guardia Piemontese, conserva un
interessante l portale di tufo sormontato dallo
stemma di Guardia Piemontese “La Torre”. |
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LAINO BORGO
Santuario
della Madonna dello Spasimo o delle Cappelle
Edificato nel
1557 da Domenico Longo di ritorno da un viaggio in
Terra Santa, ad immagine della Cappella di
Sant'Elena di Gerusalemme.
E' affrescato
con scene della vita e della Passione di Cristo.
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LUNGRO
Cattedrale
San Nicola di Mira
Eretta nel 1721
su una precedente costruzione medioevale di cui
restano tracce di affreschi in una cappella
bizantina.
In
stile romanico-barocco, fu ultimata nel 1825 ed
elevata a cattedrale nel 1919.
La facciata è
stata completata in forme neoclassiche nel 1922, con
gruppi di lesene. Al suo interno si ammira la
splendida iconostasi, eseguita da Conti nel 1840.
Sulla volta sono dipinte scene dell’Antico
Testamento, opera di pittori napoletani
dell’Ottocento.
Pregevole la
scultura di San Nicola del Seicento.
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LUZZI
Abbazia
Cistercense della Sambucina
Le origini della
chiesa di Santa Maria della Sambucina risalgono al
1150. Fu costruita su una precedente abbazia
benedettina denominata S. Maria Requisita.
Il presbiterio
ha copertura a vele ogivali e la volta è a crociera
con l'arco a sesto acuto di epoca tardo-romanica. Il
portale arabo-normanno è stato rifatto nel XV
secolo. |
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MORANO
CALABRO
Monastero dei
Cappuccini
E' della fine
del XVI secolo e conserva delle pregevoli Pale
d'Altare lignee del Settecento.
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MORANO
CALABRO
Monastero di
San Bernardino (particolare del chiostro del
1400)
La chiesa del XV
secolo è di grande interesse per il tardo gotico e
per le opere che conserva: un crocifisso in legno di
fine '400 e il Polittico di Bartolomeo Vivarini del
1477 (ora sistemato nella chiesa della Maddalena)
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MORANO
CALABRO
La Collegiata
di S. Maria Maddalena
Di origine
bizantina, fu ricostruita alla fine del XVI secolo.
A 3 navate, è una delle più belle espressioni di
architettura barocca. La facciata è di stampo
neoclassico (1844); la cupola maiolicata è del 1868.
Al suo interno un magnifico coro ligneo del 1792, un
organo a canne del 1763 ed opere marmoree della
bottega seicentesca di Pietro Bernini.
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MORANO
CALABRO
Monastero del
Colloreto (ruderi e fonte battesimale)
Alle falde della
Serra del Prete restano i ruderi del monastero
fondato da Bernardo da Rogliano nel 1545
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MORANO
CALABRO
San Pietro e
Paolo
La chiesa risale
al 1007 ma ha subito rifacimenti nei secoli XII -
XV.
Si presenta a
pianta basilicale a croce latina. Il campanile è in
stile romanico. La cupola cilindrica è ornata da 12
colonnine di ordine ionico. Conserva pregevoli opere
del XVII sec. della scuola del Bernini. |
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MORMANNO
Santa Maria
del Colle
Di origini
quattrocentesche con facciata barocca in pietra,
opera di Pietro Scardino da Padula. La torre
campanaria è in stile romanico-gotico. |
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PAOLA
Santuario di
San Francesco
Situato nella
gola del torrente Isca, il complesso di edifici
sorse sui resti della cappella edificata da San
Francesco e da Lui dedicata al Santo di Assisi.
Fu elevato a
Basilica nel 1928.
L'interno è a
due navate di lunghezza diversa, separate da quattro
arcate ogivali e da un arco a tutto sesto.
In fondo alla
navata minore si trova la cappella del Santo (1595).
L'elegante
facciata ha stile rinascimentale in basso e barocco
nella parte superiore.
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PAPASIDERO
S. Maria di
Costantinopoli
La
chiesa del XVI sec. è incastonata su un costone di
roccia sul fiume Lao; ha pianta a croce greca, a tre
navate e tre campate.
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PEDACE
La chiesa di
San Pietro
Sorta in stile
rinascimentale, poi rifatta in stile barocco nel
1770, conserva un portale laterale in pietra del
1580. E' a tre navate separate da sei archi a tutto
sesto. L'altare maggiore è intagliato e decorato in
oro ( '700). |
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PRAIA A MARE
Madonna della
Grotta
Il Santuario si
trova tra le rocce del Monte Vingiolo. Risale al
XIII secolo. La statua miracolosa del 1300 è stata
trafugata nel 1979; ma resta una scultura della
scuola del Gaggini rappresentante la Madonna della
Neve. Il campanile conserva una campana di bordo
presa da un piroscafo inglese affondato a Praia nel
1917. |
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ROSSANO
San Marco
Di origine
bizantina (IX - X sec.) simile alla Cattolica di
Stilo, è a croce greca, con 5 cupolette coronate di
tegole e 3 absidi semicircolari, illuminate da
bifore; ha un vestibolo a forma rettangolare
aggiunto in epoche successive. |
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ROSSANO
La Cattedrale
del'Achiropita
Conserva i resti
delle sue origini bizantine: un affresco della
Madonna Achiropita (cos' chiamata perchè ritenuta
non dipinta da mano umana) del VI - VIII secolo.
Si nota
l'impianto di stile normanno a tre navate terminanti
con tre absidi, che insieme ai tre portali ogivali
si richiamano all'architettura angioina.
Nel Museo
Diocesano si conserva il pregiato Codex Purpureus,
un evangelario in pergamena e porpora del VI sec.
dopo Cristo.
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ROSSANO
Il Patirion o
Santa Maria del Patìre
Il Monastero di
Santa Maria del Patire, fondato su una collina tra
Rossano e Corigliano tra l'anno 1100 ed il 1105,
ebbe notevole importanza nel meridione d'Italia.
Ha un portale
gotico del XV secolo ed al suo interno una
pavimentazione a mosaico di impronta bizantina e
islamica, oltre alle absidi, decorate con tondi a
motivi stellari, con tarsìe di vari colori.
La tavola
raffigurante la Madonna Odigitrìa del XV sec.,
dipinta da entrambi i lati, è custodita nel Museo
Diocesano.
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SAN DONATO DI
NINEA
L'Assunta
L'edificio, noto
anche come chiesa della Motta, risale alla fine del
X secolo, come testimonia la torre campanaria.
La facciata è
sta ricostruita nel cinque/seicento. Al suo interno:
l'altare maggiore in legno scolpito del '600; un
confessionale ligneo del 1630 e una croce
processionale in argento del XV sec.
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SAN DEMETRIO
CORONE
Sant'Adriano
Il Monastero fu
fondato intorno al 955 da San Nilo di Rossano. Il
cenobio basiliano alla fine dell'XI sec. era stato
ceduto dal duca normanno Ruggero Borsa all'abbazia
benedettina di Cava dei Tirreni, insieme ai suoi
ricchi possedimenti.
Nel 1794, dopo 8
secoli di vita, Ferdinando IV di Borbone ne decreta
la soppressione e affida i beni del monastero al
Collegio italo-albanese di S. Benedetto Ullano.
Nel tempo fu più
volte rimaneggiato con restauri privi di organicità.
Conserva un portale ogivale sormontato da archetti
romanici.
Il campanile è
del XIX secolo.
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SAN GIOVANNI
IN FIORE
Abbazia
Florense
La chiesa
fondata da Gioacchino da Fiore nel 1185 è stata nel
tempo rimaneggiata. Resta testimone del'antico
splendore: il portale.
Bella e
suggestiva la cripta con i resti del Santo e il coro
ligneo del XVII secolo, come i tre portali in pietra
ed il fonte battesimale.
La chiesa di
ordine cistercense è a croce latina ad unica navata.
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SAN MARCO
ARGENTANO
La Cattedrale
Di origine
normanna, di cui rimane la suggestiva cripta con
volte a crociera, fu rifatta in stile barocco. Nel
1087 era già sede vescovile.
Fu ristrutturata
nel Settecento e dedicata a San Nicola di Bari.
Al suo interno
un dipinto del XV sec. ed una croce reliquario
d'argento del XIII secolo. |
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SAN MARCO
ARGENTANO
Abbazia della
Matina
La chiesa fu
costruita nel 1059 e consacrata nel 1065, alla
presenza di Roberto il Guiscardo. L'origine
cistercense è testimoniata dal bel portale ad arco
acuto con colonnine e capitelli.
Nel vano
d'ingresso si nota un arco ogivale poggiante su
pilastrini anellati e capitelli a fioroni.
Bella la Sala
Capitolare di stile gotico cistercense, con
colonnine, capitelli e volte a crociera.
A 3 navate
illuminate da finestroni sagomati ogivali
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SAN SOSTI
Santa Maria
del Pettoruto
Il santuario fu
fondato nel 1274 da monaci basiliani dell'abbazia di
Acquaformosa sul fianco del Monte Mula, "petruto"
(pietroso, nel dialetto locale).
Alla metà del
1600 viene ampliato, ma poi distrutto dal terremoto
del 1783, è ricostruito alla metà dell'800.
La facciata si
presenta divisa in tre parti con pronao a tre archi.
La torre campanaria quadrangolare con bifore termina
a cuspide.
La statua della
Madonna regge in mano un melograno, ritenuto simbolo
di fertilità. |
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SARACENA
Chiesa di San
Leone
La chiesa,
risalente al 1224, venne rimaneggiata nel '600 e nel
'700. La facciata presenta un portale del '500 e
dello stesso secolo il portale laterale, scolpito in
pietra calcarea da scalpellini locali.
Il campanile a
torretta esagonale, di stile romanico-gotico, ha
trifore con arco a tutto sesto e capitelli gotici.
Al suo interno:
l'altare di San Leone in marmi policromi del 1765;
l'altare della Madonna del Rosario, opera di
intagliatori locali del 1600. |
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SARACENA
Santa Maria
del Gamio
La chiesa, di
origine bizantina, è stata rimaneggiata nel corso
del sei/settecento. A tre navate, di cui la centrale
con soffitto decorato a cassettoni e rosoni.
Interessante un
polittico rinascimentale dipinto su tavola
intagliata e dorata.
L'altare
maggiore in marmi policromi ha un pregevole
sportello in argento del 1776. |
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SCALEA
San Nicola in
Plateis
Detta la "Chiesa
di sotto", si trova nella parte bassa del paese ed è
di origini medioevali. Il campanile, il portico, la
navata e l'abside conservano elementi del XIII
secolo.
Nella cripta
dell'Addolorata, con volte a crociera sorrette da
colonnine e pilastri poligonali, permangono elementi
protoromanici di epoca normanna.
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SPEZZANO
ALBANESE
Maria S.S.
delle Grazie
La cattedrale,
probabilmente di origine basiliana, poi chiesa
agostiniana, si presenta a forma basilicale a tre
navate, di ordine architettonico ionico-barocco.
Custodisce una
statua lignea del '600 ed un'acquasantiera del '700. |
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PROVINCIA DI CATANZARO |
CATANZARO
San Giovanni
La chiesa di S.
Giovanni Battista fu costruita presumibilmente tra
la fine del ‘400 ed ampliata intorno al 1532.
Fu aggregata alla
Patriarcale Arcibasilica di S. Giovanni in Laterano
1502 – 1532.
La facciata, di
impostazione tardo cinquecentesca, evidenzia la
classica sovrapposizione rinascimentale degli
ordini. Infatti, è tripartita da aggettanti cornici
marcapiano sorrette da lesene a loro volta
sormontate da eleganti capitelli in stucco d’ordine
ionico e corinzio.
E' ad una navata
con cappelle laterali. Il portale seicentesco è
decorato ai lati da due colonne di pietra verde di
Gimigliano con basi e capitelli d’ordine ionico
finemente scolpiti e realizzati in marmo bianco,
sulle quali s’imposta un piccolo timpano spezzato.
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BORGIA
La
Roccelletta
Il parco
archeologico di Scolacium, immerso tra ulivi
secolari, mostra gli imponenti ruderi della
Basilica di S. Maria della Roccella, edificata
dai Normanni tra la fine dell'XI° e la prima metà
del XII° secolo sui resti dell'antica città romana
di Scolacium, sorta sulla greca Skylletion, dove lo
stile romanico si mescola a influenze bizantine e
arabe.
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PROVINCIA DI REGGIO
CALABRIA |
REGGIO
CALABRIA
Il Duomo
Eretto come
cattedrale normanna, l'edificio fu distrutto dal
terremoto del 1783 e, ricostruito, ancora abbattuto
dal quello del 1908. Quindi rifatto a 3 navate in
stile romanico, nel 1928 fu consacrato all'Assunta.
La facciata è romanica con soffitto gotico ed al
centro una trifora sormontata da un rosone; è
completata da 4 torrette traforate sormontate da
cupole. |
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REGGIO
CALABRIA
Chiesa degli
Ottimati
Di origini
bizantino-normanne (X sec.) a pianta quadrangolare
con tre absidi, fu devastata dai Saraceni nel 1594 e
poi distrutta dal terremoto del 1908.
Ricostruita in
stile arabo-normanno, a tre navate con volte a
crociera, conserva al suo interno gli stemmi
marmorei delle nobili famiglie reggine della
Congregazione normanna degli Ottimati, da cui il
nome. |
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STILO
La Cattolica
Abbarbicata al
monte Consolino, anticamente chiamato Stylos
(colonna), si affaccia la famosa Cattolica, massimo
esempio di architettura bizantina.
La Chiesetta
domina dall’alto l’abitato che fu il più importante
centro bizantino della Calabria tra i sec. IX e XI,
grazie all’opera dei monaci Basiliani. La
costruzione, a croce greca inserita in una base
quadrata, ha tre absidi rivolte a oriente ed è
sovrastata da 5 cupolette cilindriche, come il San
Marco di Rossano.
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BAGNARA
Chiesa del
Carmine
Fondata nel 1687
da Carlo Ruffo, III duca di Bagnara Calabra, su
concessione dei P.P. Domenicani, conserva una
testimonianza del primo oggetto di culto: un quadro
di stile bizantino, databile intorno al 1300,
raffigurante la Madonna col Bambino. La facciata,
realizzata in pietra di
Siracusa, dopo il sisma del 1908, è di
impostazione neoclassica, come dimostrano le quattro
colonne con capitelli di ispirazione ionica.
Presenta elementi decorativi barocchi. |
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GERACE
La cattedrale
dell'Assunta
Fu consacrata
nel 1045 e riconsacrata alla presenza di Federico II
di Svevia nel 1222. E' la chiesa più grande della
Calabria e il maggiore esempio di architettura sacra
normanna. Si presenta a 3 navate con 13 colonne
ognuna, forse provenienti dai Templi di Locri.
L'altare maggiore è in stile barocco. |
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POLSI
Santuario di
Santa Maria della Montagna
Il santuario
della Madonna di Polsi, luogo mistico nel comune di
San Luca, ha origini bizantine. La leggenda vuole
che nel secolo XI, nel posto dove ora sorge la
chiesa, sia stata rinvenuta da un pastore, una
strana Croce di ferro, tutt’oggi conservata nel
Santuario. A questo miracoloso rinvenimento si fa
risalire l’origine del monastero che fu, per alcuni
secoli, sotto la cura dei monaci dell’ordine di San
Basilio Magno, praticanti il rito greco.
La chiesa si
presenta in stile barocco. L'altare è in marmo
policromo del 1737; la statua della Madonna,
scolpita nel roccia tufacea, risale alla metà del
'500.
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PROVINCIA DI CROTONE |
CAPOCOLONNA
Chiesa di
Santa Maria di Capocolonna
La chiesa fu
edificata a navata unica nel 1700 con l’intento di
fondare un luogo di culto da dedicare alla Madonna
arrivata a Crotone dalla Grecia, proprio sul
promontorio dove sorgeva il tempio di Era Lacinia ai
tempi della Magna Graecia.
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SANTA
SEVERINA
Chiesa di
Santa Filomena
La chiesa, sorta
sui resti dell'antica chiesa della Madonna del
Pozzo, o Pozzoleo, è un interessante esempio di
architettura bizantino-normanna.
Edificata nel
XII° secolo, in epoca normanna, la chiesa mantiene
uno stile tipicamente bizantino, con la splendida
cupola di forma conico-cilindrica, ornata da 16
colonnine, secondo un motivo tipico delle
costruzioni armene.
Su uno dei lati
dell'edificio sacro, si aprono due bei portali ad
arco acuto, decorati a losanghe e rosoni, con
piccole colonne incassate.
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SANTA
SEVERINA
Cattedrale
L'importante
edificio sacro sorge su piazza del Campo, unito in
unico blocco al battistero bizantino del IX° secolo
d.C. e al palazzo arcivescovile. Fu eretto tra il
1274 ed il 1295, ma nei secoli successivi subì
diversi rimaneggiamenti tanto che oggi della vecchia
costruzione rimane solo il portale ad arco ogivale,
sormontato da un timpano triangolare spezzato e
fiancheggiato da tre ordini di lesene scanalate e
munite di capitello dorico.
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PROVINCIA DI VIBO VALENTIA |
PIZZO
Chiesetta di
Santa Maria di Piedigrotta
Interamente
scavata nel tufo nel XVII secolo, si trova sulla
spiaggia, alla periferia nord della città. La
tradizione vuole che alcuni pescatori napoletani,
scampati al naufragio in quel luogo, costruissero
per devozione la chiesetta dedicata alla Madonna.
E'
caratterizzata da una serie di cavità scavate nella
roccia di tufo ricche di statue che nel chiaroscuro
danno un'atmosfera mistica, molto suggestiva.
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PIZZO
Chiesa
dell'Immacolata
E' considerata
una delle chiese minori tra le numerose della città
di Pizzo (dal termine dialettale pizzu che
significa punta, capo, prima che si chiamasse
Napetia). Costruita nel XVII secolo, fu più volte
rimaneggiata nel corso dei secoli.
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TROPEA
Santa Maria
dell'Isola
Forse di origine
bizantina questa chiesa-simbolo di Tropea e della
Calabria nel mondo.
Nel corso dei
secoli, a causa dei danni provocati dai terremoti e
dalle incursioni saracene, subisce diversi
rifacimenti che ne modificano completamente la sua
primitiva forma bizantina a pianta centrale. Ebbe
uno sviluppo longitudinale con l'aggiunta di tre
piccole navate e nel sec. XIV furono aggiunti
elementi gotici. Al suo interno conserva una tela
della Sacra Famiglia e statue dell'altare del '700.
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TROPEA
Il Duomo
La cattedrale,
Basilica di tipo latino a tre navate, dedicata alla
Madonna di Romania protrettrice della città,
presenta sulla facciata un rosone ed alla sua destra
un portico del XIII secolo che la congiunge con il
Palazzo Vescovile.
Probabilmente
edificata nell'XI sec., fu rimaneggiata nel XVI sec.
poi in età barocca e dopo il terremoto del 1783,
quando il suo interno fu rivestito di marmi
policromi.
Tra le opere
custodite nella seconda cappella destra: un grande
Crocifisso della fine del sec. XV, detto "Crocifisso
nero" dal colore scuro del legno. |
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