La
festa della Madonna di Pollino è una delle feste più
importanti della montagna calabro-lucana.
Ogni
anno migliaia di pellegrini, il primo giovedì,
venerdì e sabato di luglio, si ritrovano per
partecipare alla festa che ha il suo culmine presso
il Santuario, che si erge a 1537 metri di altezza
alle pendici del monte Pollino, su uno sperone
roccioso, in posizione panoramica sulla valle del
Frido.
La
statua della Madonna che nei mesi invernali viene
custodita nella chiesa di San Severino Lucano,
all’inizio dell’estate viene portata in processione
al Santuario. Farà ritorno a San Severino la seconda
domenica di settembre.
Intorno
al santuario sul monte Pollino si sviluppa la festa,
con arrosto di capretti ed agnelli all’aperto, e
l’organizzazione del pernottamento in tende tra gli
alberi, per chi anche durante la notte vuole restare
nei pressi del luogo sacro.
Il
primo sabato di luglio è grande festa per i devoti
che da varie regioni salgono verso il santuario a
piccoli gruppi intonando canti, accompagnati dagli
strumenti più tradizionali come la zampogna,
l'organetto ed i tamburelli.
Dopo la
messa, la statua viene portata in processione
preceduta dalle donne che portano i cinti di candele
devozionali in testa.
Toccanti sono i momenti in cui dopo il rientro della
statua in chiesa tutti i fedeli in fila passano a
salutare la Madonna, toccandole le vesti, anche con
fotografie di congiunti, per i quali si chiede una
grazia o comunque li si raccomanda alla Vergine del
Pollino, perché dia loro buona salute.
Molti
giovani partecipano con devozione, oltre a studiosi
ed etnofotografi. Alcuni particolarmente coinvolti
suonano la zampogna, uno strumento che merita di
essere tutelato.
La
festa di quest’anno 2009, ha visto in processione
accompagnare la Madonna con il suono di questo
antico strumento il Gruppo dei Totarella, impegnato
ad unire la tradizione calabrese a quella lucana, ed
i giovani di Radicazioni, il festival delle culture
tradizionali di Alessandria del Carretto.
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