Presentazione:
Il Festival “VOCI, COLORI E SAPORI DEL DIALETTO”
di Calabria, evento itinerante ideato dal Centro
d’Arte e Cultura 26, per promuovere la conoscenza
del patrimonio linguistico-culturale calabrese, con
il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della
Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e
dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, concluso da
un Convegno sul rapporto tra identità nazionale,
dialetti e culture minoritarie, cui ha dato il suo
autorevole contributo il glottologo di fama
mondiale, prof. John Bassett Trumper, è stata una
scommessa vinta.
Il Dialetto, come Bene culturale da tutelare,
s’inserisce in un processo identitario e di civiltà
che non prevarica la lingua nazionale ma la
rafforza.
Tutti i dialetti riflettono tradizioni e culture
specifiche, possiedono un lessico variegato ed hanno
lo stesso grado di “nobiltà” della lingua italiana.
Il dialetto, infatti, come l’italiano riflette
tradizioni e culture nobili.
Ogni territorio ha la sua parlata, con le sue
varianti, a rischio di estinzione. E, se la lingua
si conserva parlandola, i “Laboratori” “Nannu
cuntàvi” ed il viaggio alla scoperta di una
meravigliosa letteratura in vernacolo, di cultori
appassionati, rappresentano un contributo importante
alla costruzione di una società fondata sui principi
del rispetto delle diverse identità culturali,
mantenendo e sviluppando le tradizioni presenti sul
territorio.
La significativa partecipazione alle varie
manifestazioni, soprattutto da parte dei giovani,
va, così, a sfatare il pregiudizio che il Dialetto
sia solo appannaggio dei più vecchi e che non possa
essere conosciuto e apprezzato dalle nuove
generazioni.
Le manifestazioni hanno coinvolto molti giovani e
numerosi emigrati in un progetto culturale che
spazia su vari fronti: dalla letteratura, agli usi e
costumi popolari, alle tradizioni enogastronomiche,
alle produzioni artigianali, ai prodotti tipici
locali.
La specifica parlata storicamente utilizzata nelle
aree linguistiche calabresi rappresenta per le
comunità emigrate elemento d’identificazione e di
legame con la terra d’origine. Cosicché, per
contribuire a valorizzare nei suoi molteplici
aspetti l’inestimabile patrimonio linguistico della
Calabria, lingue minoritarie comprese, ed i segni
delle civiltà mediterranee, anche tra i calabresi
emigrati, i momenti del Festival trovano ampio
spazio nelle pagine del sito Web www.arte26.it -
promoter territoriale accreditato dal Ministero Beni
e Attività Culturali.
La prima edizione del Festival, con l’intento di
coniugare Lingua, Radici e Territorio, dopo varie
tappe che hanno visto protagonisti Dialetto e Beni
culturali, ha animato alcuni centri storici
calabresi, con Recital di poesia e farse dialettali,
la realizzazione di laboratori del gusto e percorsi
di antichi mestieri.
Si son visti rivivere vicoli, piazzette ed antichi
fondachi dei Centri storici, nel fare da
palcoscenico naturale alle varie rappresentazioni, e
riacquistare la dovuta dignità, invogliando al
turismo culturale di qualità, e offrendo emozioni
particolari con gli antichi portali, i palazzi
storici, le chiese, le fontane, i castelli, tutti
beni culturali che raccontano storie e leggende,
soprattutto in dialetto, a cominciare dalla
toponomastica.
L’evento, a carattere sovralocale, si è concluso con
il Premio di Poesia dialettale e Lingue minoritarie.
Un Concorso che è stato un punto di confronto molto
partecipato tra le varie realtà dialettali della
regione, che ha ben supportato l’intento di favorire
la conoscenza, la promozione e la conservazione di
un patrimonio in via di estinzione. E questa
Antologia è il frutto di una difficile selezione
delle opere più meritevoli tra le tante pervenute da
tutte le aree geografiche e linguistiche della
Calabria. Un doveroso attestato di merito per chi
utilizza con passione la lingua degli antenati per
le proprie creazioni. Così come l’Appendice in cui
presentiamo opere, fuori concorso, in dialetto, in
grecanico, in occitano, per rappresentare
simbolicamente l’inestimabile consolidata produzione
dialettale calabrese ed in lingua di minoranza
(anche se tra loro linguisticamente indipendenti) da
conoscere e tutelare, per scongiurare la scomparsa
di una parte importante del patrimonio culturale
dialettale che si tramanda ancora oralmente o è
costituito dai saperi dei singoli (artigiani,
contadini etc.), oppure da fasce della popolazione
locale che vivono le loro radici con orgoglio.
Una ricchezza immensa di espressioni, di saggezza
popolare, una riserva di cultura e di esperienza di
vita depositata dai secoli, che merita un Festival,
in prospettiva di nuove relazioni socio-culturali e
di un processo identitario in cui la cultura del
dialetto diventi habitus mentale, per mantenere viva
la propria tradizione storico-culturale.
Il volume,
a cura di Maria Zanoni, è introdotto da autorevoli
contributi:
"Il
dialetto un bene culturale da tutelare" -
(Intervento di presentazione della prima edizione
(2010) del Festival del Dialetto di Calabria) -
prof. Egidio Chiarella, Ministero
Istruzione Università Ricerca - Ufficio Legislativo.
"Lingue
minoritarie e dialetti" - Prof.ssa Donatella
Laudadio, Già Assessore
alle Minoranze della Provincia di Cosenza.
"Identità nazionale tra lingue minoritarie e
dialetti. Nella consapevolezza di una storia
unificante" - dott. Pierfranco Bruni -
Ministero Beni e Attività Culturali -
Coordinatore Progetto Lingue.
Riflessione sullo stato attuale della lingua, della
letteratura e della cultura arbëreshe. Quali
prospettive - prof. Italo Costante Fortino -
Università L’Orientale di Napoli - Ordinario di
Lingua e Letteratura Albanese.
INDICE DEL VOLUME:
PRIMA PARTE -POESIE IN DIALETTO DI CALABRIA
Mamma antìche di Piero De Vita
‘U spinne è nna voce!!! di Piero De Vita
A finestra di Bruno Salvatore Lucisano
Sta nottata di Bruno Salvatore Lucisano
A calandra... di Filippo Scalzi
‘U scunfùnn∂ di Antonio Gerundino
Natagh∂ di Antonio Gerundino
U tempu chi passa! di Antonio Frangipane
Comu ti l’aiu e dira di Antonio Frangipane
Genti di sta terra di Giusy Staropoli
A’ rusceddra di Mario De Rosa
S’è persu di Mario De Rosa
Mamma meja… di Marianna Affortunato
A morte di Margherita Celestino
Ninna-nanna ‘i ‘na vota di Carmine Zofrea
A vijidia e Nateadu di Angelo Canino
A processioni e du Vennari Santu di Angelo Canino
Quiddru chi sempi vali di Filomena Barletta
U’ nonnu di Carlo Ripolo
Don Peppino di Valeria Riccio
Gghjommaru di Rocco Giuseppe Tassone
Tramuntu di Rocco Giuseppe Tassone
U tiampu de cerasi di Davide Rocco Colacrai
‘U Stivàli di Sebastiano De Fonte
Vacanze di Vincenzo Cario
I "sacciu tuttu” di Vincenzo Cario
I libbri di Maria Stella Brancatisano
‘A mammiceglia mia di Maria Stella Brancatisano
‘A vogghja ‘i du fungiu di Ciccio Palmieri
‘U canu sciotu di Ciccio Palmieri
Figli d’oj di Alfredo Genovese
Paparottella mia di Alfredo Genovese
Chiantu ‘e na figliuleddra abbannunata di G.battista
Amendola
Pollinu di Lucia Sinopoli
Renne mia di Anna Laura Cittadino
Si tornassi guagliuna di Anna Laura Cittadino
L’annu di Giuseppe Renda
A gallina di Giuseppe Renda
‘A caminata di Mario Signoretti
Angiuli ... Cu' 'n'ala.... di Paolo La Cava
Oi terra di Ilenia Faragasso
Prighiera a Maria Mmaculata di Damiano Salerno
A quatrara di Mario Volati
Serenata a `na Calabrisella di Mario Volati
A Luci di Massimiliano Lopresti
Purveri di Maria Natalia Iiriti
U trenu di Elio Pugliese
Vaneddi di Elio Pugliese
O’ suli di Carmela Calimera
Russu i sira di Fabio Dursi
U chenu meju di Antonio De Rosa
Assèttati vicinu di Brunella D’Angelo
U puorcu di Luigi Sirimarco
Quant’era bellu na’ vota di Carmen Casile
Storia de 'nu dente di Attilio Presta
SECONDA PARTE – POESIE IN LINGUA ARBëRESHE
Lòtët di Giovanni Troiano
Vjershëtàri di Giovanni Troiano
U le hénéza sipér nd'at mal di Giovanni Spingola
Çernobil di Giovanni Spingola
Mëmë Tiresja ka Kallkuta di Anna Maria Basile
Mëmë di Anna Maria Basile
Hora ima vëdes di Tommaso Campera
I urti shkrimtar di Tommaso Campera
Katundi im di Costantino Bellusci
TERZA PARTE – POESIE IN LINGUA GRECANICA
I Dascala di Maria Natalia Iiriti
Limbithia di Maria Natalia Iiriti
Chuma ti Kkalavrìa di Mariangela Maesano
APPENDICE
La patz, paròlla de recordar ònhe jorn di Erika
Bianco
Poesia in Lingua Occitana
Mastu Gilormu - Commedia inedita di Luigi Russo
Nota biografica di L. Russo (Castrovillari)
“O chimóna i zoì – poesia di Bruno Casile
Nota biografica di B. Casile (Bova)
Cu váji ca malìzzjia, u signùri u pìzzica – di
Orlando Sculli
Fiaba della Locride con traduzione in Grecanico di
S. Nucera
Nota biografica di O. Sculli (Brancaleone)
Brevi note biografiche dei poeti partecipanti al
Premio
Per ricevere il volume:
IL VOLUME PUO' ESSERE RICHIESTO
INVIANDO UN CONTRIBUTO DI DIECI EURO (SPESE DI
SPEDIZIONE COMPRESE) EFFETTUANDO UN VERSAMENTO SUL
N° DI C.C. POSTALE: 1000060341
intestato al CENTRO D'ARTE E CULTURA
26 VIA ADIGE 6 - CASTROVILLARI -
A tutti coloro che avranno effettuato
il versamento di € 10
ed inviato per email la ricevuta
verrà inviato il volume, senza
aggiunta di spese postali.
Per info:
ordine >>
|