Nel Golfo di Squillace, tra la Baia
di Caminia e Copanello (CZ) si
trovano le "Vasche di Cassiodoro", che derivano il nome da
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro,
nato presumibilmente nel 485 d.C. a Scolacium, l’antica
Squillace, da una famiglia venuta dall’oriente.
Il senatore romano, che visse sotto il regno
romano-barbarico degli Ostrogoti e successivamente sotto l’Impero Romano d’Oriente,
fece costruire 3 vasche sulla scogliera,
in cui venivano allevati i pesci pescati in mare; era una
prima forma di acquacoltura.
In quelle vasche dopo
la morte di Cassiodoro ci fu un allevamento di murene.
In uno spettacolo di rara bellezza, le piscine naturali,
scavate nella roccia di granito ed aperte sul mare Jonio, si
trovano ai piedi dei resti della chiesa di San Martino di
Staletti (ruderi del monastero vivariense di Cassiodoro,
fondato sui terreni di proprietà della sua famiglia intorno
al 555)
al cui interno un sarcofago in pietra con iscrizioni in
greco, dell’VIII sec. d.C.
pare custodisca la tomba del filosofo Cassiodoro.
La Chiesa di San Martino era un piccolo edificio di culto a
navata unica, terminante con una abside trichora.
Il Vivarium,
a differenza di altri centri monastici, possedeva una
biblioteca, lo scrittorium, il centro di
copiatura e trascrizione di importanti documenti e testi,
che saranno il vero nutrimento per l’intera umanità.
La biblioteca era
ricca e completa di codici pregevolissimi, ben ordinati a
seconda delle varie scienze trattate, c’erano le Sacre
Scritture, e centinaia di libri di religione ed ogni altra
disciplina.
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