Maria Zanoni presenta il nuovo libro di Enzo Cordasco

Trittico delle Supplici (Era Nuova edizioni Perugia)

 

 

pubblicato il 1° Maggio 2019 -   Letteratura

 

Sono particolarmente grata ad Enzo Cordasco per avermi dato l'onore di presentare questo suo nuovo lavoro; e proprio in questa Sala Cultura dell'Auser di Francavilla M.ma, che sarà a breve intitolata allo scrittore Mario De Gaudio, un nobile figlio di Francavilla, Redattore Capo del Messaggero di Roma, prematuramente scomparso 20 anni fa.

Ho relazionato altre volte sui suoi libri...ma questa volta ho fatto una riflessione importante: io sono un'amica che gode di amicizia e di ottima stima (ed è reciproca), che partecipa in prima persona ai suoi reading teatrali, che discute con lui dei progetti culturali, dunque mi sento di essere una persona privilegiata che impara giorno per giorno a conoscere sempre meglio il suo animo. Perciò oggi sento il peso del taglio che darò alla mia relazione. Non farò elogi che rischiano di sembrare esagerati, ma spero di dare alla presentazione un taglio umano.

Uno dei punti di forza maggiori del percorso letterario ed umano di Enzo Cordasco è la parola, lo scrittore è consapevole che proprio nella parola risiede un potenziale evocativo e socialmente importante. Enzo esprime la sua compartecipazione sentita alle condizioni di disagio della società, toccando tematiche di scottante attualità che forniscono seri spunti di riflessione. Non è uno scrittore di quelli che sceglie di prendere determinate posizioni, a seconda delle convenienze e delle situazioni che si prospettano. Nei suoi scritti c'è profondità di vedute, empatia relazionale da parte di una persona insofferente agli obblighi imposti dalla società, ancora dominata da atteggiamenti pregiudiziali, forti tabù, pettegolezzi, dicerie.

La sue opere sono una mirabile rivisitazione, una interpretazione di miti classici in chiave attuale, se parliamo di scritture teatrali o di poesia dell'anima. E, come disse Federico Garcia Lorca: il teatro non è altro che poesia che  “si alza dal libro e si fa umana”...parla grida e si dispera ...

Così il teatro-poesia di Enzo Cordasco è impegno civile, per svegliare le coscienze dal torpore, dall'indifferenza che le attanaglia.

Questo pregevole libro che porta in copertina l'elaborazione-interpretazione di un'apprezzata Artista, Elda Cauteruccio, nasce da un progetto di rivisitazione del mito classico delle Supplici, riportate all'attualità sociale, politica, civile. E parliamo delle Supplici d'Argentina, le Madres de Plaza de Mayo che chiedono i corpi dei loro figli e delle loro figlie scomparse durante la feroce dittatura militare...

parliamo delle Supplici di Instanbul o Le Madri del Sabato,  le donne curde che ogni sabato manifestano nella grande città turca per chiedere notizie dei loro mariti o figli scomparsi...

E ancora parliamo delle Supplici di Lampedusa, ispirate liberamente al testo di Euripide, per raccontare l'immaginario arrivo delle madri eritree nell'isola siciliana, per chiedere i corpi dei loro parenti morti nel grande naufragio avvenuto nell'ottobre del 2013.

Cordasco racconta storie di donne sole e tormentate dove la solitudine e il tormento sono compagne ataviche della loro vita; ma sono donne coraggiose, testarde, che chiedono giustizia, che sfidano il dolore, la rabbia, la paura.

Le figure di donne dipinte da Cordasco con i colori dell'anima sono donne che si ribellano che non abbassano lo sguardo, che non si piegano al dolore, mentre vengo picchiate, offese, umiliate e torturate.

Le Supplici rivisitate da Cordasco sono donne deboli, ma forti nello stesso tempo...sono umiliate, ma non prostrate, in cui il diritto a decidere vince sull’obbligo di sottostare ai potenti.

Un tema di grande attualità, in un mondo di continue violenze sulle donne... non ancora aperto al nuovo, un mondo che lo scrittore vorrebbe giusto ed equanime che garantisca diritti e una pari considerazione per la donna.

Infatti la posizione della donna non è ottimale in tutte le parti del mondo, perchè non riescono a combattere e a sconfiggere l’uomo in una società ancora patriarcale e maschilista.

Invece i personaggi femminili dell'opera tutta di Enzo sono ammirevoli, dalla forte integrità morale; figure di donne molto profonde che non accettano di accondiscendere agli interessi sessuali verso donne-oggetto, anche se non riescono ad uscire da quel regno di tenebre.

Sono donne "vestite di spazio", intelligenti e sagaci, che hanno la sola colpa di avere un pensiero indipendente, di essere emancipate.

Da una donna come Medea... cui ho avuto il privilegio di dare la mia voce ed il mio segno interpretativo, non ci aspetteremmo mai la figura di una madre che non uccide i suoi figli.

Cordasco stravolge la figura arcaica di Medea che uccide per vendetta e ci propone una Medea,  donna forte e indipendente, non frutto di immaginazione e fantasia, ma di studio fine delle fonti e di scavo psicologico profondo.

Ebbene, questa è una delle tante visioni geniali del Nostro Artista, che dobbiamo ringraziare perchè dedica molto del suo tempo e del suo cuore alla rinascita culturale ed umana, non solo del nostro territorio, ma della Calabria tutta.

AD MAIORA, Enzo.

 Maria Zanoni

Francavilla 28/4/2019

 

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