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LA ROCCELLETTA DI BORGIA - PARCO ARCHEOLOGICO SCOLACIUM (Borgia - Catanzaro) |
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A Borgia con la sua
Roccelletta, frazione a poca
distanza da Catanzaro,
immersa tra distese di ulivi e le colline che degradano verso le acque
limpide del Mar Jonio, nel golfo di Squillace, si respira tutto il fascino
della Magna Grecia.
Venne fondata come subcolonia di Kroton per avere un controllo sia sul
Mar Tirreno che sul Mar Jonio; distrutta dal terremoto nel 1783, il
centro abitato è stato ricostruito su un altopiano ed oggi è una
cittadina
in
espansione.
Interessante il parco archeologico, con gli imponenti resti della
Basilica di Santa Maria della Roccella, una delle chiese più grandi di
tutta la Calabria, di cui non si sa ancora con esattezza il periodo di
edificazione, probabilmente in periodo normanno tra il 1075 e il
1090, e si presenta con caratteristiche architettoniche che
mostrano un misto di influenze culturali orientali e bizantine. I
mattoni rossi e i diversi influssi romani, bizantini ed arabi sono i
tratti distintivi che rendono la basilica, dall’interno spoglio e privo
di opere d’arte, carica di suggestioni, per l’immensa mole dell’unica
navata che culmina in un’abside tripartita raggiungibile mediante ampie
gradinate.
E ancora molto interessanti sono i resti del teatro e dell’anfiteatro
della colonia romana di Scolacium, città millenaria
abitata in tempi antichi da greci, brettii, romani, bizantini, saraceni
e normanni. Vi si possono ammirare i resti dell’abitato preromano di
Skylletion, con strade lastricate, acquedotti, solenni mausolei e
costruzioni sepolcrali oltre ad un impianto termale. Dagli scavi,
iniziati nel 1965, non sono emerse strutture murarie della città greca,
ma l'affioramento di abbondante materiale di ceramiche e monete del VI
secolo a.C. che farebbe pensare alla sovrapposizione topografica delle
due città. Il materiale rinvenuto è esposto presso l’Antiquarium,
inaugurato nel 2005,
con
sede a Villa Mazza, un antico palazzo baronale con annesso rustico del
XIX secolo. La collezione in mostra offre uno spaccato della storia
dell’antica città, dal periodo greco dell’antica Skylletion, passando
per il periodo romano di Scolacium, poi quello bizantino e quello
normanno.
Il Parco Scolacium è un vero e proprio museo a cielo aperto dove
si ammirano i resti del
foro romano, una grande area
rettangolare pavimentata con mattoni quadrati e circondata da portici,
che ospita anche i resti di un tempietto, una
fontana monumentale e un tribunale. Da questa zona
proviene un gran numero di statue.
risalenti al I secolo a.C. ( sono custodite 5 grandi statue di togati
romani, tra cui Genius Augusti, e 5 ritratti, tra cui quelli
identificati di Germanico, Agrippina Maggiore, Agrippina Minore, madre
di Nerone, e la statua di un'imperatrice del II secolo d.C. Degne di
nota sono le sculture ritrovate nel teatro romano, tra cui spiccano due
statue di togati del I secolo a.C. e tre teste ritratto di privati
cittadini del I secolo d.C.
Di particolare rilievo artistico è il teatro, ricavato nel
pendio naturale della collina e capace di ospitare 5.000 spettatori; fu
costruito nel corso del I secolo a.C. e rimaneggiato nei secoli
successivi. A fianco
sono stati individuati tre aree termali, una necropoli e l'acquedotto
cittadino, risalenti all'epoca romana dell'antica Scolacium. Un luogo dal fascino particolare...
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