La Grande Guerra antropologicamente ha sviluppato dei nuovi linguaggi
anche dal punto di vista semantico
di Pierfranco Bruni
Gli
eventi geopolitici scaturiti dalla Prima Guerra Mondiale hanno
esercitato un processo culturale e antropologico alla cui base c'č stato
un confronto, ma anche uno scontro tra identitą sul piano della
"caratterizzazione" etnica.
La questione Dalmata, la situazione di Fiume, la posizione Trentina
hanno aperto un varco sulla questione riferita propriamente al rapporto
tra appartenenza e identitą all'interno della visione europea. Un
problema comunque che era stato posto gią durante gli anni del
Risorgimento e soprattutto nella frattura storica del 1861.
Durante il Risorgimento gli stati europei, soprattutto con
la confluenza politica della terza guerra di d'indipendenza,
hanno posto all'attenzione un'Italia costantemente in conflitto tra aree
geografiche del Nord e aree geografiche del Sud.
L'Italia nasce come identitą. Una identitą dentro i processi storici.
Sono appunto i processi storici che danno in senso ai fenomeni
antropologici di un popolo.
La Grande Guerra antropologicamente ha sviluppato dei nuovi
linguaggi anche dal punto di vista semantico. Non č la "semantica" della
guerra, il Futurismo addirittura aveva gią sancito un modello
linguistico, ma piuttosto la semantica di incontri di etnie.
Questioni aperte che segneranno gli anni successivi sino alla stagione
moderna.
Č la Prima Guerra Mondiale che diventa un antropologico processo tra la
tragedia e la presenza di contaminazioni che segneranno tutto il
Novecento.
Foto: Trincea 1916 - ©
Archivio Reparto fotocinematografico Esercito 1916 '18 da Museo
centrale risorgimento.