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Magna Grecia e Regno di Napoli |
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pubblicato il 29 Maggio 2014 - Etnie
per una storia della cultura minoritaria Italo – albanese in Italia e
nel Mediterraneo
di Pierfranco Bruni
In Italia le lingue minoritarie costituiscono una chiave di lettura in
un tessuto che non è soltanto geografico, ma si presenta con delle
caratteristiche antropologiche ben definite che sono la rappresentazione
non soltanto di una mappa linguistica articolata.
Infatti le lingue minoritarie non sono da annoverarsi tra le
“formazioni” linguistiche di
quei processi in cui la koinè autoctona si mostra con diversità che
mutano da territorio a territorio.
C’è, comunque, da tenere presente che ogni codice linguistico ha un suo
preciso vocabolario che è ben assimilato tra una cultura di
appartenenza, quindi una eredità consolidata, e un intreccio di
motivazioni innovative.
Sempre di più, in un contesto come il nostro, la lingua si lega a forme
antropologiche che sono dettati etnici veri e propri attraversati da
tradizioni, riti, costumi e soprattutto assorbimento di storie.
Ogni lingua minoritaria si presenta con le sue diversità di
vocabolario. Si pensi alla cultura Arbereshe (Italo – albanese). Più
volte si è sostenuto ciò.
È chiaro che le radici di un popolo sono nella identità della lingua.
Ma ciò non basta più. Perché ormai le identità non si focalizzano solo
nella indicazione linguistica.
Una delle Regioni che presenta un mosaico articolato è la Puglia. Dal
mondo gricanico a quello arbereshe e da questo a quello “occitano”. È un
fatto caratterizzante come lo è in Calabria.
L’altra Regione con tre direttrici è, appunto, la Calabria con il
territorio Arbereshe, quello Occitano di Guardia Piemontese e l’Aspromontano
grecanico.
Le due Regioni, la Puglia e la Calabria, hanno in comune l’incontro
importante tra Occidente ed Oriente all’interno delle due linee che sono
quelle del Mediterraneo e quelle dell’Adriatico. In Calabria si aggiunge
addirittura il percorso Tirrenico con il riferimento Occitano.
In tal senso gli Italo – albanesi sono maggiormente coinvolti
soprattutto per la loro storia sempre in bilico in una testimonianza
balcanica affacciata geograficamente sul Mediterraneo. Il Mediterraneo è
inclusivo sia dal punto di vista storico che sul piano antropologico e
linguistico. In fondo una etnia è un complesso di fattori dentro il
vissuto di una civiltà.
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