Il percorso che Pierfranco Bruni
compie è, chiaramente, una rottura letteraria e filosofica rispetto
ai suoi libri precedenti.
Antonietta Cozza
nella Postfazione al libro ha evidenziato "C’è una storia in questo
versificare che s’inanella in cerchi concentrici sempre più sottili
e impalabili fino a diventare diafani e pressoché invisibili. E’ la
storia di Asmà e Shadi, edito da Pellegrini, che inseguono e seguono
i loro sogni fatti di parole attraverso il viaggio della vita, del
cuore, dell’anima".
Ha, inoltre,
sottolineato: “I versi di Asmà e Shadi hanno in sé l’ondivago delle
onde, dell’alta e della bassa marea insieme, sono un’eco che
risuona e risuona e ancora risuona, sono un dialogo a due voci in
cui si sente, come in una sorta di straordinaria nenia di
sottofondo, un alitare costante di malinconia, un fruscio
strisciante ma tenace di lacerazione che rende il verso
tremendamente bello e “bellissimamente” tremendo in un perenne,
ineludibile ossimoro che dura, inevitabile, fino alla fine"
Bruni, con questo,
libro non rompe con la “metodologia” della cultura occidentale.
Piuttosto cerca di realizzare una armonicità tra le danze orientali
e i “movimenti” dei corpi nei balli sud-americani. L’Occidente, per
Bruni, resta memoria, mentre il viaggio e destino è Oriente.
Così ancorta ha
evidenziato Antonietta Cozza: “Il dialogo a due voci allora si fa
sincopato e rotto, epidittico. I cerchi concentrici sono sempre più
piccoli, claustrofobici, soffocanti".
Il Video dal
titolo: “Asmà e Shadi. Storia di destini nel mare dei viandanti” è
un omaggio a un Mediterraneo che incontra le dispersioni della
storia e la bellezza degli incontri.
“Asmà e Shadi”,
inoltre, attraverso il Video racconta le danze dell’amore in uno
spaccato estetico di una piena sensualità che tocca le corde del
sublime.